Codice identificativo: CA 0028
Denominazione: Real Corpo di Stato Maggiore Generale
Data: 1841 - 1873
Consistenza: Il fondo è costituito da 409 unità archivistiche.
Istituto conservatore: Archivio di Stato di Cagliari.
Soggetto produttore: Real Corpo di Stato Maggiore Generale.
Vicende storiche: Il Real Corpo di Stato Maggiore Generale rappresenta il corpo degli ufficiali a cui il re Carlo Alberto nel 1840 affidò l'incarico di procedere alla triangolazione e poligonazione di tutto il territorio della Sardegna. I lavori avevano lo scopo di individuare i confini del territorio demaniale, comunale e privato per arrivare alla formazione di catasti particolari per ogni Comune. Le operazioni vennero affidate a due distinte sezioni, una militare, l'altra civile. Gli ufficiali del Real Corpo, sotto la direzione del capitano Carlo De Candia che aveva collaborato con Alberto La Marmora alle prime rilevazioni del territorio sardo, avevano il compito di svolgere i lavori necessari ad una prima identificazione del territorio. Gli ingegneri civili, invece, si occupavano del rilevamento e della compilazione delle mappe, rappresentando dettagliatamente la superficie di ciascun Comune, comprendente i terreni demaniali, comunali, e privati. Le rilevazioni ebbero termine tra il 1851 e il 1852. I lavori avevano come punto di partenza le rilevazioni sul territorio, svolte dalle Brigate a capo delle quali stava un ingegnere di 1ª classe capo brigata. Ciascuna Brigata era composta da tre Squadre formate ognuna da un ingegnere di 2ª classe capo squadra e da un aiutante geometra. Ogni squadra si occupava di un singolo Comune. Le operazioni avevano come principale punto di riferimento il campanile della chiesa parrocchiale e, comunque, di preferenza oggetti fissi quali torri, nuraghi etc. Tutte le posizioni geografiche dei punti e le loro coordinate dipendevano da quelle della Torre di S. Pancrazio a Cagliari, presa come punto di partenza. Terminati i rilevamenti in loco, l’ingegnere capo Brigata procedeva alla riunione dei fogli di tavoletta, mediante alcuni punti trigonometrici precedentemente calcolati, verificando la correttezza del lavoro attraverso il confronto con i processi verbali. Le mappe venivano infine firmate dal capo degli ingegneri civili in qualità di garante della loro compilazione e successivamente vistate dal direttore dei lavori, che ne accertava esattezza e regolarità. Secondo le prescrizioni del Regio Brevetto 14 luglio 1840, venivano compilate 2 copie dei piani con i relativi fogli d’unione. Per ogni Comune veniva, inoltre, redatto un foglio d’unione, con riduzione 1: 20000, destinato alla compilazione dell’Atlante Generale del Regno. Sicuramente l’intera operazione fu senza precedenti nella storia dell’isola e la sua importanza consiste tutt’oggi nel fatto di essere il primo lavoro organico e scrupoloso di rappresentazione del territorio della Sardegna, che servì come base per il primo vero catasto.
Descrizione: Il fondo è diviso in due serie: Mappe e Processi Verbali. L'archivio digitale conserva solo la serie Mappe, il cui codice identificativo è 001. Essa è costituita dalle mappe planimetriche (fogli d'unione e tavolette) di 292 Comuni delle attuali province di Cagliari, Nuoro e Oristano. Nel fondo è presente anche documentazione post-unitaria relativa ai contenziosi sui terreni ademprivili.
Struttura fondo: Il complesso archivistico è articolato in due serie: Mappe e Processi verbali.
Modalità di acquisizione: Il complesso archivistico fu versato all'Archivio di Stato nel 1969 dall'Ufficio Tecnico Erariale a cui pervenne nel 1938, in seguito all'acquisizione delle competenze in materia catastali.

Condizioni di accesso e di utilizzo: La documentazione appartiene allo Stato ed è liberamente consultabile.
Bibliografia: M. PIRAS, Le fonti cartografiche conservate nell'Archivio di Stato di Cagliari in Cartografia e Istituzioni in età moderna, Atti del convegno
Genova - La Spezia 3-8 novembre 1986, tomo 2°, Roma 1927, pp. 813-823 ( Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Saggi 8).
Revisione:
Data revisione: giugno 2008


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